Recensione: GLI INFEDELI (2012)

USCITA CINEMA: 04/05/2012
GENERE: Commedia
REGIA: Michel Hazanavicius, Emmanuelle Bercot, Jean Dujardin, Fred Cavaye, Alexandre Courtes, Eric Lartigau, Gilles Lellouche
SCENEGGIATURA: Nicolas Bedos, Philippe Caverivière, Jean Dujardin, Stéphane Joly, Gilles Lellouche
ATTORI: Jean Dujardin, Gilles Lelouche, Guillaume Canet, Sandrine Kiberlain, Alexandra Lamy, Isabelle Nanty, Mathilda May
FOTOGRAFIA: Guillaume Schiffman
MONTAGGIO: Julien Leloup
MUSICHE: Evgueni Galperine
PRODUZIONE: Black Dynamite films, JD Prod, SPAD Films
DISTRIBUZIONE: BIM
PAESE: Francia 2012
DURATA: 109 Min
FORMATO: Colore 

TRAMA
L'infedeltà maschile e le sue numerose varianti raccontate in più storie da sette registi: Jean Dujardin e Gilles Lellouche, Emmanuelle Bercot, Fred Cavayé, Alexandre Courtès, Michel Hazanavicius e Eric Lartigau.

RECENSIONE

Seduttori all'opera
Gli infedeli analizza, attraverso diversi registi e due bravissimi protagonisti (Jean Dujardin, Gilles Lelouche), le differenti viarianti del tradimento.
Nel primo episodio, il più divertente e originale, Fred (Jean Dujardin) e Greg (Gilles Lelouche) sono due amici, traditori incalliti, che non riescono a resistere alle donne. Ma mentre Fred è preoccupato del rapporto con la moglie, sempre più in crisi, Greg continua a portarlo sulla cattiva strada. Tuttavia sarà un viaggio a Las Vegas a cambiare per sempre le loro "abitudini".
Nel secondo episodio, decisamente più lento, Jean Dujardin intepreta un uomo sposato che, stanco della solita routine, pensa di approfittare di un seminario per trasgredire. Tuttavia dovrà fare i conti con la sua goffaggine, mentre un divertente disabile (Gilles) riesce a rimorchiare alla grande.

Il dentista e la ragazzina
Nel terzo episodio Gilles è un dentista sposato che tradisce la moglie con una ragazzina di vent'anni. Ma quando quest'ultima dimostra di voler vivere la propria età, Gilles si renderà conto di essere fuori luogo e capirà i propri errori.
Nel quarto episodio Gilles e Jean sono a cena insieme con le rispettive mogli, ma mentre il primo rivendica i propri tradimenti, quasi come un trofeo, Jean e la moglie pensano di essere una coppia "perfetta", salvo poi scoprire l'amara verità.
Nel quinto episodio Gilles e Jean, insieme ad altri traditori "seriali", tentano, invano, di risolvere i loro "problemi" partecipando ad una seduta di "infedeli anonimi".
Nel mezzo sono presenti anche due sketch brevi, decisamente simpatici.

Adocchiando le prede!
Come in una raccolta di racconti, alcuni episodi sono più riusciti di altri, ma in generale il ritmo non è elevato e il film, a tratti, sembra più un dramma che una commedia. Proprio per questo si ride poco o nulla, nonostante l'affiatamento tra i due attori.
A parte il primo episodio, quello di Fred e Greg, e quello sugli "infedeli anonimi", gli altri sono tutti piuttosto piatti e propongono il matrimonio, tanto bistrattato, come l'estremo baluardo da difendere a tutti i costi, così come la storia d'amore con la propria moglie, unica vera fonte di felicità. Non a caso, in quasi tutte le situazioni, alla fine si torna sempre a "casa".

Sarà che personalmente non amo questa tecnica narrativa, ma credo, soprattutto in relazione alla bravura degli attori e dei registi impegnati, che si poteva fare decisamente meglio, anche lavorando su un singolo episodio. Proprio per questo, con tutto il rispetto e l'ammirazione per cinema francese, penso che il film non meriti il prezzo del biglietto.

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