Recensione: BUONA GIORNATA (2012)

USCITA CINEMA: 30/03/2012
GENERE: Commedia
REGIA: Carlo Vanzina
SCENEGGIATURA: Carlo Vanzina, Enrico Vanzina
ATTORI: Diego Abatantuono, Lino Banfi, Vincenzo Salemme, Christian De Sica, Teresa Mannino, Tosca D'Aquino, Maurizio Mattioli, Paolo Conticini, Chiara Francini, Gabriele Cirilli, Rosaria Miccichè
FOTOGRAFIA: Carlo Tafani
MONTAGGIO: Raimondo Crociani
MUSICHE: Manuel De Sica
PRODUZIONE: Medusa Film in collaborazione con SKY
DISTRIBUZIONE: Medusa Film
PAESE: Italia 2012
DURATA: 131 Min
FORMATO: Colore 

TRAMA
Questo film racconta la cronaca di una giornata, in Italia. Una sola giornata. Una giornata vissuta da personaggi dell'Italia di oggi, una fotografia degli italiani, con i loro vizi ed i loro difetti. Nel film ci si sposta da Milano a Roma, poi a Napoli, poi a Verona, Firenze, Bari, Potenza e così via, cercando di cogliere non solo il lato allegro delle situazioni ma anche il carattere regionale, linguistico e comportamentale delle varie "etnie" italiche. In breve le storie dei personaggi più importanti che nel corso del film si alterneranno e si incroceranno durante le diverse ore della giornata.

RECENSIONE
Buona giornata è l'ultimo film dei fratelli Vanzina; il tentativo di raccontare una giornata tipo degli italiani andando a sottolineare quelli che sono i nostri maggiori "difetti", con una buona dose di luoghi comuni e qualche esagerazione di troppo.

Il film è diviso per episodi, anche se le diverse scene si alternanto durante la pellicola.
Christian De Sica interpreta il principe Ascanio Cavallini, un uomo squattrinato che vive senza fare nulla, ancora legato ad un titolo che oramai non considera più nessuno, e che passa le giornate a scroccare nei diversi ambienti modaioli.
Rosaria Miccichè interpreta una donna in carriera che vive a Nord, ma originaria del Sud, che deve recarsi a Roma per un incontro di lavoro. E durante questo viaggio in treno succedono di tutti i colori, tanto che alla fine viene scambiata per un'immigrata clandestina. Tutto parte dal pregiudizio sui meridionali naturalmente!
Lino Banfi interpreta un onorevole della maggioranza un pò disonesto che tenta di tutto pur di sfuggire alla giustizia, anche far votare i "morti" in Parlamento per respingere la richiesta d'arresto. Nel mezzo qualche altro luogo comune come l'onorevole che va con i trans.
Maurizio Mattioli interpreta il classico imprenditore ricco che non ha mai pagato un euro di tasse e che ora, con il Governo tecnico, si trova con l'incubo della finanza. Per questo è deciso a far sparire qualsiasi "prova".
Paolo Conticini interpreta un tifoso accanito della Fiorentina, profondamente scaramantico, che parte dalla sua città per andare in trasferta a Verona, accompagnato dalla sua fidanzata (Chiara Francini). E durante il viaggio, Conticini è ossessionato nel ripetere le stesse identiche cose fatte l'anno prima, convinto che in questo modo la sua squadra vinca nuovamente. E l'ossessione arriva a tal punto che quando scopre che la sua fidanzata, mentre lui era allo stadio, lo tradiva con un altro....
Diego Abatantuono interpreta un milanese trasferitosi a Sud, dopo il matrimonio con la moglie pugliese, considerato un "tremon" dalla famiglia, ovvero un tipo un pò sciocco, stupido. E lui è ossessionato nel voler dimostrare che non è vero.
Infine ci sono Vincenzo Salemme, notaio, e la moglie Tosca D'Aquino, due borghesi che non vanno proprio d'accordo. Così quanco Tosca parte per Ischia e la domestica è in ferie, il notaio, convinto da un amico, decide di chiamare un escort per divertirsi un pò. Tuttavia la moglie farà rientro prima a casa e inizieranno i guai per il "povero" Salemme.

Da quello che potete leggere, i diversi episodi evidenziano alcuni luoghi comuni (quasi tutti veri ad essere onesti) di noi italiani come: il principe squattrinato e scroccone; il ricco donnaiolo; il tifoso accanito; l'imprenditore che non paga le tasse; il politico "ladro" e truffaldino; l'emigrata a Nord costretta ad affrontare i pregiudizi nei confronti dei meridionali e viceversa (come nel caso di Abatantuono). Insomma non ci manca proprio nulla.
Il problema, però, oltre il fatto che non serviva fare un film perchè tanto basta vedere un telegiornale e si ritrovano, abbondantemente, tutti questi "difetti", è che la pellicola non riesce nel suo intento di fare ridere, o almeno solo in parte, e che si rivela eccessivamente caricaturale.
Alcuni episodi, a mio avviso, sono più riusciti e divertenti; in particolare quello di Salemme e di Banfi. Seguono come gradimento Mattioli e Abatantuono, mentre di Conticini, De Sica e la Miccichè si poteva fare proprio a meno. Soprattutto quello di Conticini è davvero ridicolo e supera qualsiasi limite del buon senso.

Nel complesso una commedia piacevole, veloce, riuscita in parte, divertente per qualche battuta, ma di cui si poteva fare tranquillamente a meno, dato che - oramai - ogni settimana esce una "nuova", molto simile a tutte le altre.

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