Recensione: BIANCANEVE (2012)

USCITA CINEMA: 04/04/2012
GENERE: Commedia, Drammatico, Fantasy
REGIA: Tarsem Singh
SCENEGGIATURA: Melissa Wallack, Jason Keller
ATTORI: Julia Roberts, Lily Collins, Armie Hammer, Sean Bean, Nathan Lane, Mare Winningham, Michael Lerner, Robert Emms, Martin Klebba, Danny Woodburn, Jordan Prentice, Mark Povinelli, Joe Gnoffo, Sebastian Saraceno
FOTOGRAFIA: Brendan Galvin
MONTAGGIO: Robert Duffy, Nick Moore
MUSICHE: Alan Menken
PRODUZIONE: Citizen Snow Film Productions, Rat Entertainment, Relativity Media
DISTRIBUZIONE: 01 Distribution
PAESE: USA 2012
DURATA: 106 Min
FORMATO: Colore

TRAMA
Dopo la scomparsa dell'amatissimo Re, la perfida moglie assume il controllo del regno e tiene la bellissima figliastra diciottenne, Biancaneve, rinchiusa nel palazzo. Ma quando la principessa conquista il cuore di un affascinante e ricco principe di passaggio, la Regina, in preda alla gelosia, relega la ragazza in una foresta vicina. Biancaneve trova ospitalità presso una simpatica gang di sette nani ribelli e generosi, che la aiutano a trovare il coraggio di lottare per salvare il suo paese dalla Regina Cattiva.

RECENSIONE
Biancaneve è la rivisitazione in chiave moderna di una delle fiabe più famose del mondo.
Tarsem Singh (Immortals, The cell) per la sua versione adotta delle piccoli variazioni, puntando principalmente sull'ironia e sulla straordinaria bravura di Julia Roberts, insolitamente nei panni di un personaggio malvagio (la matrigna cattiva e vanitosa).

Il film prende avvio dalla misteriosa scomparsa del re, sparito nella foresta magica. Il trono viene assunto dalla perfida regina, occupata a prosciugare le risorse del popolo, ridotto alla fame, per organizzare sontuose feste di palazzo. Mentre Biancaneve (Lily Collins) vive rinchiusa nel palazzo, ignara delle sofferenze del popolo.
Tutto questo fino a quando arriva nel regno il giovane principe Alcott (Armie Hammer), che viene rapinato da una banda di nani su trampoli. Proprio il principe verrà liberato da Biancaneve, fuggita dal palazzo per conoscere la situazione reale del suo popolo.
Quando il principe giunge finalmente a palazzo, la regina decide di volerlo sposare per risanare la propria condizione finanziaria. Tuttavia il principe ha già perso la testa per Biancaneve, da lui considerata la più bella del mondo.
Sarà proprio questo a mandare su tutte le furie la vanitosa regina che ordina di abbandonare Biancaneve nel bosco. Qui la giovane ragazza troverà l'ospitalità e l'affetto dei banditi nani, e si unirà a loro diventando una sorta di Robin Hood. Ma intanto la Regina, pur di sposare il principe, decide di lanciargli un incantesimo, trasformandolo in una sorta di "cagnolino" innamorato.
Riuscirà Biancaneve a rompere l'incantesimo e salvare il regno? Questo dovete scoprirlo da soli.

La scena è dominato dalla presenza di Julia Roberts, talmente brava da essere credibile anche nei panni della regina cattiva e vanitosa (tra l'altro bellissima come sempre). Anche se la vera carta vincente del film sono i nani, troppo simpatici nella versione banditi su trampoli.
Non male anche l'interpretazione degli altri due attori, Lily Collins, nel ruolo della buona e dolce Biancaneve, e Armie Hammer, nel ruolo del principe buono, coraggioso e estremamente ingenuo.
Per il resto il film è veloce, con una buona sceneggiatura costruita su dialoghi spiritosi, divertenti; la regia è abbastanza lineare e punta molto sull'interpretazione degli attori, rinunciando quasi totalmente all'uso della musica, di solito predominante in questo genere.

Per tutto questo Biancaneve risulta una pellicola piacevole, godibile, pur sempre indicata principalmente per un pubblico giovane.

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