Recensione: YOUNG ADULT (2012)

USCITA CINEMA: 09/03/2012
GENERE: Commedia, Drammatico
REGIA: Jason Reitman
SCENEGGIATURA: Diablo Cody
ATTORI: Charlize Theron, Patrick Wilson, J.K. Simmons, Elizabeth Reaser, Patton Oswalt, Emily Meade, Collette Wolfe, Louisa Krause
FOTOGRAFIA: Eric Steelberg
MONTAGGIO: Dana E. Glauberman
PRODUZIONE: Denver and Delilah Productions, Indian Paintbrush, Mandate Pictures
DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
PAESE: USA 2012
DURATA: 94 Min
FORMATO: Colore
SITO: http://www.youngadult-ilfilm.it/


TRAMA
Mavis Gary, una scrittrice di libri per ragazzi, torna al paesino dove è cresciuta per rivivere i suoi giorni migliori e per tentare di riconquistare il suo fidanzato dei tempi della scuola, ora felicemente sposato. Quando il ritorno al passato si fa più difficile di quanto avesse previsto, Mavis instaura un insolito legame con un ex compagno di classe, che non ha neanche mai finito il liceo.

RECENSIONE
Young Adult è un film autocentrato sulla figura di Charlize Theron, nel ruolo di Marvis Gary, una divorziata trentasettene che ancora riesce a trovare il proprio posto nel mondo. Per questo decide di tornare indietro nel tempo, nella realtà provinciale da cui era scappata anni prima, credendo di poter ricominciare da dove aveva lasciato. Il suo scopo è quello di riconquistare il suo ex fidanzata del liceo, Buddy Slade (Patrick Wilson), un neo papà felicemente sposato. Tuttavia ben presto si arrorgerà che la cosa è più difficile di quanto avesse sperato.

Lo spunto del film è anche interessante, cioè la figura di questa ragazza affetta dalla sindrome di "Peter Pan", incapace di trovare la propria strada, sospesa tra un passato "da reginetta" e un presente fallimentare. Il tutto sorretto dalla straordinaria interpretazione di Charlize Theron, perfetta nei panni di questa donna che vede solo scorrere la vita reale, senza riuscire a prendere parte, completamente incapace di provare dei sentimenti. Se vogliamo una sorta di "Michele Ardengo" degli anni duemila.
Il problema, però, è che il film non decolla e non riesce a prendere lo spettatore, soprattutto a causa di un ritmo troppo lento e di un'ironia più amara che dolce, non certo adatta a tutti i palati.

Per chi volesse saperlo il titolo riprendere il genere, Young Adult appunto, dei libri di cui Mavis è l'autrice, che poi rispecchiano in pieno la sua incapacità di crescere e assumere responsabiltà, conseguenza principale del suo essere irrisolta, problematica.

Un film probabilmente più adatto ad un pubblico femminile, di cui personalmente credo si possa fare anche a meno.

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