Recensione: L'ARRIVO DI WANG (2012)

USCITA CINEMA: 09/03/2012
GENERE: Thriller
REGIA: Marco Manetti, Antonio Manetti
SCENEGGIATURA: Marco Manetti, Antonio Manetti
ATTORI: Ennio Fantastichini, Francesca Cuttica, Antonello Morroni, Carmen Giardina, Rodolfo Baldini, Angelo Nicotra, Massimo Triggiani
MUSICHE: Aldo De Scalzi, Pivio
PRODUZIONE: Manetti Bros. Film, in collaborazione con RAI CINEMA
DISTRIBUZIONE: Iris Film
PAESE: Italia 2011
DURATA: 82 Min
FORMATO: Colore 

TRAMA
Il film racconta di Gaia, un'interprete di cinese, che viene chiamata per una traduzione urgentissima e segretissima. Si troverà di fronte Curti, un agente privo di scrupoli che deve interrogare un fantomatico signor Wang. Per la segretezza l'interrogatorio viene fatto al buio e Gaia non riesce a tradurre bene...Quando la luce viene accesa, Gaia scoprirà perché l'identità del signor Wang veniva tenuta segreta. Una scoperta che cambierà per sempre la sua vita...e non solo.

RECENSIONE
L'arrivo di Wang ovvero come realizzare uno dei film più brutti del cinema di genere.

La storia è questa: Gaia (Francesca Cuttica) è un'iterprete di cinese che viene contattata per un lavoro urgente e misterioso. Per questo vengono a prenderla direttamente sotto casa e viene bendata per non conoscere la destinazione. A condurla alla misteriosa base c'è il signor Curti (Ennio Fantastichini), un capitano incaricato di interrogare il signor Wang, un extraterrestre, per scoprire il vero motivo della sua presenza sulla Terra. Infatti Curti non crede che il signor Wang è venuto per uno "scambio culturare", come sostiente l'extraterrestre, ma è convinto che le sue intenzioni siano bellicose. Per farlo parlare, dunque, utilizza anche metodi duri, persino la tortura, mentre Gaia è sempre meno contenta di questa situazione e vorrebbe fare qualcosa per salvare l'alieno (chiamare Amnesty International).
Tuttavia non riuscendo a telefonare, per l'assenza di campo, decide di scappare e subito dopo viene dato l'allarme nella base. Ma cosa sta succedendo davvero? Questo non lo anticipo per chi volesse vedere il film.

Nemmeno un finale a sorpresa riesce a salvare una pellicola scritta male e diretta peggio. Una sceneggiatura che fa acqua da tutte le parte; tanto per fare qualche esempio: Gaia che dice a Curti di non trattare male l'alieno perchè ci sono dei diritti umani da rispettare; oppure sempre Gaia che dice all'alieno di chiamare Amnesty International perchè quelli credono in un modo migliore; oppure l'alieno che dice con Gaia: tu non ti preoccupare, so che stai facendo il tuo lavoro. Inoltre l'interrogatorio gira su tre domande ripetute all'infinito, che fanno venire quasi la nausea, anche perchè bisogna sciropparsi ogni volta la traudzione in cinese.
A parte questo il film risulta molto lento, nonostante la breve durata e un pò d'azione negli ultimi minuti, e non riesce mai a catturare l'attenzione dello spettatore o tanto meno ad appassionarlo. La recitazione è poco credibile e gli attori non sono proprio nella parte, oltre al fatto di essere poco espressivi. Insomma onestamente faccio fatica a trovare un punto a favore di questa pellicola.
Il problema generale di questa tipologia di film è che se non si hanno i fondi per farlo, come in questo caso, è meglio lasciare pedere o cercare altre strade, come fatto per l'ottimo Monster.

Mi dispiace perchè è un film italiano ma, a mio avviso, potete fare proprio a meno di vederlo.

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