Recensione: LA STRADA IN FONDO AL MARE di Leah Fleming

Titolo: La strada in fondo al mare
Autore: Leah Fleming
Editore: Newton Compton
ISBN: 978-88-541-3525-3
Pagine: 544
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 9,90 €

Un romanzo che parla di coraggio, salvezza e amore, sullo sfondo della tragedia del Titanic, a cento anni dal terribile disastro

È il 10 aprile 1912 quando May Smith si imbarca in terza classe sul Titanic, insieme con il marito Joe e la figlia Ellen, decisa a inseguire il sogno americano. In prima classe viaggia Celeste Parkes, che sta tornando negli Stati Uniti dopo una visita alla sua famiglia.
Ma la notte del 15 aprile il transatlantico entra in collisione con un iceberg e il destino di tutti i viaggiatori si infrange contro una montagna di ghiaccio. In un attimo si diffonde il panico: i passeggeri della prima classe vengono tratti in salvo sulle poche scialuppe, quelli della terza non possono far altro che tuffarsi nelle gelide acque dell 'Atlantico e sperare in un miracolo. May, ormai allo stremo delle forze, viene accolta a bordo di una delle imbarcazioni. La donna è disperata: crede di aver perso la figlia e il marito. Ma proprio in quei concitati minuti il capitano del Titanic, Edward Smith, le affida una neonata avvolta in una coperta. Alle prime luci dell 'alba, però, May fa una terribile scoperta…


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RECENSIONE (a cura di Sonia)
Il libro inizia aprendo una finestra sulla data del 10 aprile 1912 quando May Smith s'imbarca sul transatlantico Titanic con il marito Joe e la figlia Ellen. Sulla stessa nave sale anche un'altra giovane donna: Celeste Parkes. È la notte del 15 aprile 1912 quando la nave entra in collisione con un iceberg e inizia il suo inesorabile viaggio negli abissi dell'Oceano Atlantico. Ovviamente si genera caos e panico nei viaggiatori, tra cui quelli della prima classe vengono tratti in salvo sulle scialuppe, mentre, quelli della terza classe decidono di tuffarsi in mare con l'ultima speranza di sopravvivere. May, nonostante sia in terza classe, riesce a salire a bordo di una scialuppa e mettersi in salvo con la triste consapevolezza, però, di aver perso per sempre i suoi familiari. Il capitano della nave, E.J. Smith, ha un ruolo cruciale nello sviluppo della commovente storia. È proprio quest'uomo ad affidare a May una bambina avvolta in un panno nell'oscurità notturna durante i momenti del tragico impatto. Alla prime luci dell'alba May si rende conto di avere tra le braccia un'altra bambina della stessa età di Ellen e scopre di aver perso per sempre la figlia. Così la giovane madre, straziata dal dolore, decide di mentire a tutti (compresa sé stessa) dicendo che quella bambina è realmente sua figlia. Celeste e May stringeranno una forte amicizia sulla base di una tale drammatica vicenda, un sentimento che le renderà inseparabili e capaci di superare qualsiasi ostacolo in cui s'imbatteranno nel prosieguo della loro vita.

Vicende e personaggi descritti da Leah Fleming creano un mix di fittizio e reale; infatti, ricordando la reale vicenda dell'affondamento del Titanic, l'autrice, inserisce nella storia personaggi frutto della sua mente creando un naturale intreccio di tre differenti famiglie. Le donne vengono approfonditamente descritte per le loro peculiarità: Celeste è coraggiosa, forte, a tratti anche troppo lucida e fredda; May è una donna inconsolabilmente triste, che non riesce a guardare avanti e ingabbiata nella menzogna che essa stessa ha prodotto; Ellen emerge soprattutto per il mistero che la avvolge.

L'intreccio si caratterizza soprattutto per il lungo lasso di tempo in cui si colloca: dal 1912 al 1958. Il filo conduttore della narrazione è la vicenda del Titanic, ma occupa un ruolo rilevante anche il bellico contesto storico descritto con profonda specificità e particolare attenzione. La storia è sicuramente avvincente soprattutto perché i personaggi non risultano banali ed ognuno rappresenta un mondo a sé stante anche se con grande arguzia l'autrice riesce a realizzare uno spontaneo intreccio di vicende.
Lo stile narrativo di Leah Fleming è coinvolgente perché rapido e diretto, soprattutto nel racconto del susseguirsi delle vicende.

Un'ultima particolare attenzione vorrei darla al titolo: La strada in fondo al mare. Penso che le parole racchiudano il senso stesso del libro: i personaggi, infatti, nonostante il ricordo lontano, saranno condizionati per sempre dalla tragedia del Titanic, come una curva che li riporterà continuamente in "fondo al mare".

Consiglio il libro a chi vuole immergersi in una lettura coinvolgente, dall'incalzante ritmo che non stanca. Una lettura, a mio parere, da fare tutta d'un fiato perché le vicende narrate d'impatto e prive di qualsivoglia prolissità permettono di rinnovare ripetutamente l'attenzione del lettore. Una storia che vi prenderà totalmente soprattutto per i contenuti che rimandano alla realtà e per protagonisti cui non ci si può non affezionare.

L'AUTRICE
Leah Fleming è nata nella regione del Lancashire, nel nord-ovest dell 'Inghilterra. Dopo aver concluso gli studi all 'Università di Leeds, negli anni Sessanta, ha lavorato come maestra elementare. Oggi si dedica a tempo pieno alla scri ttura e ha all' attivo sei romanzi. Il suo sito è www.leah fleming.co.uk. I diritti di traduzione di La strada in fondo al mare sono stati acquistati in Francia, Germania, Spagna e Serbia. 

 
 
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