Recensione: DARK FLORIDA di John Brandon

Titolo: Dark Florida
Autore: John Brandon
Editore: Giano
ISBN: 978-88-625-1090-5
Pagine: 240
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 16,50 €

Toby McNurse ha quattordici anni e tante ferite dentro di sé: non ha mai avuto un padre e non ha più una madre, abita in una casa malandata con uno zio che si arrangia pulendo cose che nessuno osa pulire, dai mattatoi ai vecchi motori incrostati, e discorre incessantemente e pateticamente di suicidio. Toby frequenta la scuola locale, dove impera il professor Hibma, un uomo insicuro e confuso che riesce a pontificare per venti minuti filati sulle mostruosità del capitalismo. Toby infrange le regole e accumula punizioni, ma senza gioia nella disobbedienza, né rabbia. Nella classe di Toby è arrivata da poco Shelby Register, trasferitasi in Florida con il padre e la sorellina dopo la morte della mamma. Shelby è carina, sveglia, sogna di fuggire in qualche paese lontano ed è attratta da Toby, pur sapendo che quello della brava ragazza che si innamora di un teppista è il classico luogo comune. Toby, tuttavia, non è affatto un vandalo qualsiasi, un banale teppistello angosciato come tanti. Un malinconico destinato a infliggere danni ben più gravi di quelli che Shelby o il professor Hibma osano pensare. Inquietante, commovente e ilare insieme, "Dark Florida" ha rivelato sulla scena letteraria americana e internazionale il talento di John Brandon, uno scrittore capace di illuminare, con crudo e poetico realismo, il lato oscuro della gioventù odierna. 

RECENSIONE
Dark Florida ci racconta una Florida inattesa, lontana dall’immagine stereotipata fatta di sole, spiagge, surfisti, ecc. Un luogo, Citrus County (che da il nome al titolo originale del libro), dove non è arrivato il turismo di massa e si vive ancora nella ristrettezza mentale e psicologica della provincia. In questa realtà scopriamo la “strana” vita di Toby, un ragazzo perennemente arrabbiato, costretto a vivere con uno zio squattrinato e violento (Neal), con l’anima più nera di quello che tutti possono credere, tanto da riuscire a sconvolgere la vita di un’intera comunità.
Proprio di Toby si innamora Shelby, la ragazzina appena arrivata a Citrus County, che  non riesce a comprendere la sua vera natura. Così come sembra non riuscirci il professor Hibma, insegnante della scuola locale, personaggio eccentrico, annoiato da un lavoro senza stimoli e sempre pronto a tramare delitti (che poi non mette mai in pratica).

Un romanzo che ha il suo punto di forza in una scrittura lineare, senza fronzoli, asciutta, che stupisce per la capacità di raccontare i sentimenti più cupi, neri, agghiaccianti, nella normalità di gesti e parole che sembrano appartenere ad una quotidianità intesa come vita vissuta senza limiti e senza etica. Una situazione che nemmeno il finale, tutt’altro che prevedibile, sembra smentire o rovesciare.

Un libro duro, dark nella sua essenza più profonda, con dialoghi calibrati e mai eccessivi o esasperati. Un romanzo che mi sento di consigliare principalmente a chi ama il genere e vuole godere di una storia forte e autentica nella sua brutalità.

L'AUTORE
John Brandon è nato e cresciuto sulla costa del Golfo della Florida. Ha lavorato in una segheria, in un magazzino di accessori automobilistici e per un distributore di Coca Cola, prima di dedicarsi alla scrittura. Dopo il successo del suo romanzo d’esordio, Arkansas, è stato nominato John Grisham e Renee Fellow in scrittura creativa all’Università del Mississippi.

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