Novità Newton Compton (in libreria dal 22 Marzo)

Titolo: La strage. Il romanzo di piazza Fontana
Autore: Vito Bruschini
Editore: Newton Compton
Pagine: 336
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 9,90 €

Milano, 12 dicembre 1969. Una bomba de flagra con violenza inaudita, uccidendo sul colpo dodici persone e ferendone quasi novanta. Un mistero ancora irrisolto.

Milano, piazza Fontana, 12 dicembre 1969. Nella sede centrale della Banca dell'Agricoltura, gremita di gente, una bomba deflagra con violenza inaudita, uccidendo sul colpo dodici persone e ferendone quasi novanta. Sono passati oltre quarant'anni dalla strage, eppure di quell 'attentato, che segnò una frattura insanabile nella storia recente dell 'Italia dando il via alla terribile stagione della “strategia della tensione”, si continua a parlare. Molti interrogativi non hanno ancora trovato una risposta: perché, fin dalle prime ore, furono accusati gli anarchici? Chi aveva interesse nell'attentato? Quale fu il ruolo dei servizi segreti in questa storia? Esisteva un patto scellerato tra politici italiani e intelligence straniera? Quante bombe scoppiarono alla Banca dell'Agricoltura?
La strage
vuole raccontare, da un punto di vista ravvicinato, quasi “dall' interno”, non solo i fatti di quel triste giorno, ma un intera fase cruciale per il nostro Paese, iniziata prima del 12 dicembre e proseguita per tanti anni a venire. Grazie al suo accurato lavoro di documentazione, Vito Bruschini riesce a rievocare l 'atmosfera cupa e tesa che avvolse un 'Italia annichilita dalla paura, ma non ancora sconfitta, in un grande romanzo su uno dei misteri più drammatici della storia repubblicana.

Vito Bruschini, giornalista professionista, dirige l 'agenzia stampa per gli italiani nel mondo «Globalpress Italia». Con Giorgio Bocca ha scritto il documentario televisivo Storia degli Italiani – Dall 'Unità al Terrorismo; per il teatro è autore di Sotto un cielo di bombe, una rievocazione del primo bombardamento di Roma. Con la Newton Compton ha pubblicato The Father. Il padrino dei padrini – che uscirà in Spagna, Olanda, Francia, Serbia, Russia, Brasile, Repubblica Ceca, Australia e Stati Uniti – e Vallanzasca. Il romanzo non autorizzato del nemico pubblico numero uno, che sarà tradotto in Olanda. Entrambi hanno ottenuto un notevole successo di critica e pubblico. 

Il trailer del film in uscita il 30 Marzo 


Titolo: Il bosco della morte
Autore: Susanne Staun
Editore: Newton Compton
Pagine: 352
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 9,90 €

Quali deliri può concepire una mente malata?

È un medico legale di Copenhagen, brava e stimata nell’ambiente in cui lavora, ma è una donna molto sola, schiva e scontrosa, con un marito assente e un passato oscuro. La sua unica amica è Nkem, chimico forense della Scientifica, che da sempre la aiuta nelle indagini. Soltanto lei è a conoscenza di una verità inconfessabile che riguarda Maria: vent’anni prima è stata violentata, è rimasta incinta e ha abortito, ma la sua mente, stravolta dal trauma, si è inventata una figlia immaginaria. Nkem non può fare molto per l’amica, se non convincerla a trasferirsi con lei a Odense, una cittadina di provincia dove ha sede un istituto di medicina legale. E il suo sostegno si rivelerà indispensabile, soprattutto quando la Krause si troverà alle prese con l’omicidio di una diciannovenne che è stata strangolata e presenta strane macchie rosse sul collo. Quella ragazza le ricorda inspiegabilmente il frutto della violenza subita…

Susanne Staun è nata nel 1957 a Frederiksberg, in Danimarca, si è laureata in Letteratura inglese all’Università di Copenhagen e ha conseguito anche un master in giornalismo. Ha raggiunto la fama nel suo Paese natale con una serie di romanzi polizieschi. Il bosco della morte è il suo primo libro tradotto in italiano. Per saperne di più, visitate il sito: www.susannestaun.com 


Titolo: I Mille. La battaglia finale 
Autore: Andrea Marrone 
Editore: Newton Compton
Pagine: 256
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 9,90 €

La più grande vittoria di Garibaldi per l'Unità d'Italia

Il primo ottobre 1860 Garibaldi si trova ad affrontare la battaglia più difficile della sua lunga carriera militare. Deve combattere contro il Real esercito del Regno delle Due Sicilie, superiore al suo per numero di uomini, artiglieria, posizione e mezzi. Nessuna delle tattiche da guerriglia a lui note può essere utilizzata; trincerati in fretta e furia, i soldati devono fronteggiare un nemico determinato e consapevole. Francesco II di Borbone e i suoi generali sanno di non avere alternative: devono superare la barriera del Volturno e battere sul campo le temute camicie rosse di Garibaldi. Il generale sa che, se i borbonici sfonderanno le sue linee, tutto sarà perduto.
La preparazione della battaglia è una corsa contro il tempo e una sfida alle croniche carenze di un esercito di volontari, che manca di tutto quello che i borbonici hanno in abbondanza: cannoni, polvere, munizioni, cibo, cavalleria leggera e pesante. I garibaldini affrontano il nemico in contrattacchi furibondi, lanciando sassi, combattendo a mani nude.
I preparativi, le tattiche utilizzate negli scontri, il contrapporsi di due diversi modi di combattere e di due differenti mentalità rivivono nel saggio di Andrea Marrone, che guida il lettore passo dopo passo nei momenti salienti della battaglia decisiva per l’Unità d’Italia
.

Andrea Marrone ha vissuto e lavorato per vent’anni in Estremo Oriente. Collabora con testate giornalistiche italiane ed estere. Ha pubblicato i romanzi Lettera a un archivista fedifrago e Kaffir, ambientato in Afghanistan. È direttore artistico della rassegna Primavera all’Umbertino a La Spezia e presidente di giuria del premio letterario Giovane Holden.  

Titolo: L'ultima battaglia dei Templari 
Autore: Giorgio Albertini 
Editore: Newton Compton
Pagine: 224
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 9,90 €


In Terrasanta, poco lontano dal lago di Tiberiade, presso i Corni di Hattin, il 4 luglio 1187 si svolse la battaglia che chiuse l’avventura del regno cristiano di Gerusalemme.

Tra le fiamme di un devastante incendio, sotto una pioggia di frecce islamiche, bruciarono le speranze di un’intera generazione di europei che aveva stabilito nel Vicino Oriente la propria patria. Dopo ottantotto anni di dominio crociato, la Città Santa tornava in mano ai musulmani, grazie alle vittorie di uno dei capi più carismatici: il sultano ayyubide Salah ad-din, il leggendario Saladino. L’inizio del declino dei regni cristiani in Medio Oriente coincise con la più grande sconfitta dei Cavalieri Templari, l’ordine di monaci soldati che più si era identificato con quell’impresa. L’Europa cristiana, le masse di pellegrini, la determinazione della Chiesa si trovarono a confronto con la forza inarrestabile dell’unificatore dell’Islam, che aveva saputo imporre la sua autorità dall’Egitto alla Mesopotamia, dall’Arabia all’Asia Minore. L’ultima battaglia dei Templari è il racconto di quei regni, di quei protagonisti, delle loro vite e della mirabile vittoria di Saladino. 

Giorgio Albertini nasce a Milano nel 1968. Dopo gli studi di Storia medievale all’Università di Milano, partecipa a campagne di scavo con istituzioni e università europee dedicandosi alla restituzione grafica di siti archeologici. Collabora con case editrici, università e musei italiani ed esteri, realizzando testi e illustrazioni scientifiche. 

Titolo: La battaglia dei tre imperatori 
Autore: Marco Lucchetti 
Editore: Newton Compton
Pagine: 256
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 9,90 €


Austerlitz: la più grande vittoria di Napoleone

Il 2 dicembre 1805, mentre a Parigi si festeggiava il primo anniversario della proclamazione dell’Impero, in uno sperduto paesino della Moravia Napoleone Bonaparte concludeva la sua rapida avanzata attraverso il territorio austriaco con una clamorosa vittoria. Quello che rimaneva degli eserciti di Austria e Russia, guidati da Francesco II d’Asburgo e dallo zar Alessandro I, batteva in ritirata, sonoramente sconfitto. La Terza Coalizione era stata battuta, la guerra era finita e Napoleone poteva essere considerato il nuovo padrone d’Europa. Il primo ministro inglese William Pitt, grande nemico di Napoleone e ideatore della Coalizione, ordinò ai suoi aiutanti di arrotolare la mappa d’Europa, perché «non sarebbe più servita per i prossimi dieci anni». E così fu: solo dopo Waterloo i confini delle nazioni sarebbero tornati quelli del 1805.
La battaglia prese il nome dal vicino castello di Austerlitz ed è ritenuta la più grande vittoria di Napoleone, oggetto di studio di tutte le accademie militari come modello perfetto di strategia e tattica: ma eroi di quel giorno furono anche gli ufficiali e i soldati della Grande Armée, che mai come allora furono invincibili, eseguendo alla perfezione sul campo di battaglia gli ordini del proprio comandante, nonostante l’inferiorità numerica. 


Marco Lucchetti  è nato a Roma, dove è tornato a vivere di recente. Laureato in giurisprudenza, è ufficiale della riserva e Benemerito dell’ordine dei Cavalieri di Vittorio Veneto. Da sempre appassionato di storia militare e uniformologia, è anche uno scultore e pittore di figurini storici nonché titolare di una ditta produttrice di soldatini da collezione. Consulente storico per numerosi scrittori, attualmente collabora con «Focus Wars», una rivista di «Focus Storia». Ha scritto una storia illustrata dell’esercito romano in tre volumi e pubblicato, per la Newton Compton, 101 storie su Mussolini che non ti hanno mai raccontato e La battaglia dei tre imperatori.

Titolo: 476 A.D. L'ultimo Imperatore 
Autore: Giulio Castelli 
Editore: Newton Compton
Pagine: 512
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 6,90 €


Dopo Imperator e Gli ultimi fuochi dell’impero romano, il capitolo conclusivo della trilogia dedicata alla caduta dell’impero romano 

Tra intrighi di palazzo, complotti, assedi e amori travolgenti, si svolge l’ultimo atto della storia dell’impero romano. A Roma si è appena conclusa la guerra civile tra il barbaro Ricimero, comandante dell’esercito, e Antemio, il legittimo imperatore trucidato a Trastevere. Flavio Ascanio, dopo una strenua ma vana resistenza, ha vendicato il suo signore. Ma ora, per salvare se stesso e i brandelli dell’impero romano d’Occidente, dovrà lottare con tutte le sue forze, battersi con ogni mezzo, vivendo fino alle estreme conseguenze la sua passione per Eunice, donna nobile e sensuale. Intanto il fanatismo religioso, la difficile coesistenza con i barbari e le guerre contro i nuovi regni germanici stanno distruggendo inesorabilmente quel che resta dell’impero. Seguendo Flavio Ascanio nella sua missione, tra le città in declino che si trasformano in deboli fortezze, il lettore viaggerà da Roma a Costantinopoli, dall’Illiria alla Gallia, fino a raggiungere la remota Britannia, dove il nostro eroe, al fianco del “gran re” Ambrosio Aureliano, ultimo discendente di nobili romani, combatterà la sua battaglia finale contro gli invasori Sassoni, per difendere un mondo ormai destinato a scomparire. Sullo sfondo, il torbido affresco del V secolo, che segnò la fine della civiltà antica, con i suoi regnanti senza gloria e i barbari usurpatori delle decadenti province romane.

Giulio Castelli, narratore e saggista, è studioso di storia tardo-antica emedievale. Giornalista professionista, ha coordinato i servizi culturali di due quotidiani, condotto trasmissioni radiofoniche e partecipato a dibattiti televisivi. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo il romanzo Il fascistibile, il pamphlet Il Leviatano negligente. Potere e inefficienza in Italia e il Piccolo dizionario 2005. Con la Newton Compton ha pubblicato i romanzi Imperator, dove si narra l’ascesa dell’imperatore Giulio Valerio Maggioriano, e Gli ultimi fuochi dell’impero romano, secondo capitolo della trilogia che si conclude con 476 A.D. L’ultimo imperatore.



Titolo: Segreto criminale. La vera storia della banda della Magliana 
Autore: Raffaella Notariale, Sabrina Minardi 
Editore: Newton Compton
Pagine: 336
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 6,90 €


La banda della Magliana: le relazioni tra Stato, Chiesa e criminalità nel racconto di una testimone d'eccezione  

Quali misteri avvolgono ancora la banda della Magliana? Perché, pur macchiatosi di innumerevoli delitti, Enrico De Pedis, il boss della frangia più pericolosa della banda, è stato sepolto nella cripta della basilica vaticana di Sant’Apollinare, tra monsignori e cardinali e con il benestare del Vicario del Papa? Proprio lì vicino il 22 giugno del 1983 scomparve la quindicenne Emanuela Orlandi, e gli inquirenti sono ormai convinti che la banda della Magliana sia coinvolta nel rapimento. Attraverso la voce di Sabrina Minardi, amante di De Pedis, questo libro getta una nuova luce sulla potentissima organizzazione criminale. La “pupa” di Renatino De Pedis, unica confidente del boss per dieci lunghi anni, divenuta per la Procura di Roma una supertestimone per le sue sconcertanti dichiarazioni, svela finalmente la sua scioccante verità sulla banda della Magliana e i suoi rapporti con mafia, camorra, servizi segreti, politici, massoni, imprenditori e alti prelati.

Sabrina Minardi è nata nel 1960. È stata sposata con il calciatore Bruno Giordano e per dieci anni è stata l’amante di Enrico De Pedis, boss della banda della Magliana. Nel giugno del 2008, interrogata dai magistrati della Procura di Roma, è stata definita la “supertestimone” nell’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi.

Raffaella Notariale è giornalista professionista. Ha frequentato il corso per inviati di guerra, ha collaborato con quotidiani, emittenti radiofoniche, televisive, portali web, ha curato uffici stampa e poi è approdata alla Rai. Negli ultimi otto anni ha lavorato per Chi l’ha visto?, prima come redattrice, poi come inviata, trattando circa 400 casi tra persone scomparse e omicidi irrisolti. Ultimamente ha curato esclusive per Rai News 24, ha collaborato con Rai Educational e, al momento, lavora per Rai 2.


PUOI ACQUISTARE I LIBRI QUI

LIBRI & CULTURA CONSIGLIA...