Recensione: WAR HORSE (2011)

USCITA CINEMA: 17/02/2012
GENERE: Drammatico, Guerra, Avventura
REGIA: Steven Spielberg
SCENEGGIATURA: Lee Hall, Richard Curtis
ATTORI: Jeremy Irvine, Peter Mullan, Emily Watson, David Thewlis, Benedict Cumberbatch, Stephen Graham, Tom Hiddleston, Niels Arestrup, Celine Buckens, David Kross, Patrick Kennedy, Rainer Bock, Nicolas Bro, Leonard Carow, Robert Emms
FOTOGRAFIA: Janusz Kaminski
MONTAGGIO: Michael Kahn
MUSICHE: John Williams
PRODUZIONE: Amblin Entertainment, The Kennedy/Marshall Company, DreamWorks
DISTRIBUZIONE: Walt Disney Company Italia
PAESE: USA 2011
DURATA: 146 Min
FORMATO: Colore 
SITO: http://warhorse.it/

TRAMA
War Horse si svolge in Europa durante la Prima Guerra Mondiale e racconta la straordinaria storia di amicizia tra un cavallo di nome Joey e un giovane ragazzo, Albert, che lo alleva e lo addestra. Quando vengono separati, l'eroico viaggio del cavallo Joey, attraverso i duri scenari della guerra, cambierà e ispirerà le vite di tutti coloro che incontrerà sul suo cammino, la cavalleria britannica, i soldati tedeschi, un contadino francese e sua nipote, prima che la storia raggiunga il culmine dell'emozione nel mezzo della Terra di Nessuno.

RECENSIONE
Ecco la seconda delusione della settimana!
Il film mi intrigava molto, sia per il trailer, sia perchè diretto da un certo Steven Spielberg (e non ditemi che è poco). 
Il film dura 146 minuti ma la storia può essere raccontata in poche parole: Albert si trova ad addestrare e allevare un cavallo acquistato dal padre, un contadino zoppicante. Ben presto tra di loro si viene a creare un rapporto speciale, che sarà spezzato solo dall'arrivo della prima guerra mondiale. Infatti il padre di Albert si vede costretto, per difficoltà economiche, a vendere il cavallo.
Da questo momento inizierà un lungo peregrinare per Joey (questo il nome del cavallo), a cui, per motivi diversi, si affezioneranno diverse persone, sia sul fronte inglese che su quello tedesco. Ma alla fine, come prevedibile, Albert, arruolato come soldato semplice, miracolosamente riuscirà a ritrovarlo vivo e insieme torneranno finalmente a casa.

Il film è tratto dall'omonimo romanzo di Michael Morpurgo. 
La prima cosa che risalta, anche se non ho letto il romanzo, è che il film dura 146 minuti, mentre il libro è composto da sole 240 pagine. Un dato che mi sembra abbastanza singolare.
Detto questo il grande problema del film di Spielberg, oltre ad una eccessiva durata, è il ritmo: lento, troppo lento. E se consideriamo che i dialoghi sono ridotti all'osso, per lasciare grande spazio alla fotografia e alla musica, si possono intuire ancora meglio le difficoltà a digerire la pellicola. 
Dunque a parte il fatto della noia, l'ho trovato eccessivamente melenso ed edulcorato, quasi a voler dire che il suo target sono i ragazzi, quindi meglio non mostrare troppa violenza. Un discorso che mi sembra anacronistico in una realtà come la nostra.
Del resto che si rivolga ad un pubblico di ragazzi è evidente anche dal fatto che, nonostante il dramma familiare e lo sfondo della guerra, è intrinso di buoni sentimenti, di speranza, e di numerosi cliché (vedi l'amicizia tra questo cavallo selvaggio e il ragazzo povero; la bambina malata; il nonno un pò burbero ma dal cuore dolce; l'unione tra i due fratelli in guerra). Per non parlare della poca credibilità della storia, ma questo ci può stare dato che si tratta di un'avventura fantastica.
La recitazione degli attori è affidata a ragazzi giovani, molto sui generis, poco incisiva (discreta ma nulla più).
Se questi, a mio avviso, sono i difetti, il film ha anche dei pregi. In particolare la fotografia particolarmente curata, omaggio al cinema del passato, e le bellissime musiche di John Williams, anche se forse un pò eccessive. Del resto il film è candidato a 6 Oscar, non a caso come: miglior film, migliore fotografia, migliore scenografia, migliore colonna sonora, miglior sonoro, miglior montaggio sonoro. A testimonianza del fatto che l'estetica delle pellicola è curata e oserei dire importante.

Tuttavia la fotografia e la colonna sonora non bastano a giustificare la visione di questo film, anche in virtù di una lunghezza eccessiva. Per questo mi sento di consigliarlo solo ai ragazzi giovani, che mi sembrano l'unico vero target di questa pellicola.

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