Recensione: IN TIME (2011)

USCITA CINEMA: 17/02/2012
GENERE: Fantascienza, Thriller
REGIA: Andrew Niccol
SCENEGGIATURA: Andrew Niccol
ATTORI: Justin Timberlake, Amanda Seyfried, Olivia Wilde, Cillian Murphy, Vincent Kartheiser, Matt Bomer, Alex Pettyfer, Johnny Galecki, Elena Satine, Yaya DaCosta, Ethan Peck, Toby Hemingway, Rachel Roberts, Bella Heathcote
FOTOGRAFIA: Roger Deakins
MONTAGGIO: Zach Staenberg
PRODUZIONE: New Regency Pictures, Strike Entertainment
DISTRIBUZIONE: Medusa
PAESE: USA 2011
DURATA: 109 Min
FORMATO: Colore 2.35 : 1 
SITO: http://intime.libero.it/

TRAMA
In Time si svolge in un futuro non troppo lontano in cui il gene dell'invecchiamento è stato isolato e sconfitto. Per evitare la sovrappopolazione, il tempo è diventato la moneta con cui la gente paga per acquistare beni di prima necessità o di lusso. I ricchi possono vivere per sempre, tutti gli altri cercano di negoziare per la loro immortalità. Un giovane povero entra in possesso di una vera fortuna, ma è troppo tardi per salvare sua madre dalla morte. Finisce con il ritrovarsi in fuga, braccato da un gruppo di poliziotti conosciuti con il nome di guardiani del tempo.

RECENSIONE
Quando si dice che il tempo è denaro!

In un futuro imprecisato, la vita è cambiata. Ogni cittadino smette di invecchiare a venticinque anni, ma dopo gli resta da vivere solo un anno, sempre se non riesce a procurarsi altro tempo. Proprio il tempo è diventato la valuta in corso, viene guadagnato e viene speso. L'economia del tempo potremmo definirla.
In realtà se la vita è cambiata, il sistema classista è sempre lo stesso: i ricchi possono vivere per sempre, mentre i poveri sono costretti a vivere alla giornata.
Will Salas (Justin Timberlake) è povero e vive nel ghetto insieme alla madre. La sua vita è abbastanza ordinaria e ogni giorno vede morire tantissime persone, a corto di tempo.
Tutto cambia quando una sera decide di aiutare un uomo ricco di tempo, salvandolo dalle grinfie di ladri di tempo. L'uomo, dopo avergli spiegato come funziona il sistema, decide di regalare a Will cento anni di vita, prima di suicidarsi. Intanto la madre di Will muore per mancanza di tempo.
Il ragazzo, allora, è deciso a cambiare il sistema e per questo lascia il ghetto per trasferirsi nella zona dei ricchi. Qui, dopo aver vinto diverso tempo al casinò, conosce Sylvia Weis (Amanda Seyfried), la figlia di un magnate del tempo.
Quando i custodi del tempo riescono a rintraccialo, convinti che lui abbia ucciso l'uomo suicida, Will decide di rapire Sylvia e riesce a scappare.
In poco tempo il rapimento si trasformerà in una vera e propria fuga e i due ragazzi, convinti di poter cambiare il sistema, inizieranno a rapinare le banche del tempo. Ma servirà davvero a qualcosa?
Questo dovete scoprirlo da soli andando al cinema.

Che cos'è In Time? 
Il film non è altro che una metafora della società odierna. Mettete i soldi al posto del tempo; mettete i morti per la fame al posto dei morti per tempo, e avrete il quadro perfetto della nostra economia capitalistica.
Una metafora riuscita, oserei dire, perchè il film oltre ad avere ritmo, come nei migliori action movie, riesce a far riflettere, cosa che poche volte capita a prodotti pensati per l'intrattenimento.
Una riflessione che mette in luce tutta la disuguaglianza sociale su cui si fonda questo sistema classista; ogni giorno qualcuno muore mentre qualcuno diventa sempre più ricco. Ma non solo. Andrew Niccol ci porta a riflettere anche sul senso stesso dell'esistenza, sull'importanza di godersi la vita ogni giorno, senza l'ossessione della ricchezza, dell'immortalità, mostrandoci la tristezza di chi pur avendo tanto tempo, appunto, non riesce a viverlo a pieno.
Tutto questo senza rinunciare alla velocità, al ritmo dell'action movie, e soprattutto sapendo suscitare nello spettatore un senso di inquietudine, a tratti anche di ansia, per la corsa perenne contro il tempo. Del resto il film è anche una denuncia alla frenesia, alla rapidità eccessiva della società moderna.
L'asetto che mi ha convinto di meno, invece, è la recitazione, a tratti poco credibile, aspetto che comunque può essere ampiamento tollerato.

Un film intenso, veloce, avvincente; un action movie fantascientifico interessante che, a mio avviso, merita il prezzo del biglietto. Consigliato!

Non possono vivere tutti in eterno, dove lì metteremmo? Perchè esistono le zone orarie? Perchè pensi che le tasse e i prezzi aumentino nello stesso giorno nel ghetto? Il costo della vita aumenta per far si che la gente continui a morire o non esisterebbero uomini con milioni di anni e altri che vivono alla giornata. Ma la verità è che ce ne sarebbe per tutti. Nessuno deve morire prima del tempo!

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