Recensione: HESHER E' STATO QUI (2011)

USCITA CINEMA: 03/02/2012
GENERE: Drammatico
REGIA: Spencer Susser
SCENEGGIATURA: Spencer Susser, David Michôd
ATTORI: Joseph Gordon-Levitt, Devin Brochu, Rainn Wilson, Natalie Portman, Piper Laurie, John Carroll Lynch, Audrey Wasilewski
FOTOGRAFIA: Morgan Susser
MONTAGGIO: Michael McCusker, Spencer Susser
MUSICHE: Francois Tetaz
PRODUZIONE: The Last Picture Company, CatchPlay, Corner Store Entertainment, Dreamagine Entertainment, Handsomecharlie Films
DISTRIBUZIONE: Bolero Film
PAESE: USA 2011
DURATA: 100 Min
FORMATO: Colore  

TRAMA
T.J. ha 13 anni. Con il padre Paul si è trasferito a vivere dalla nonna, nel tentativo di riprendersi dalla morte della madre, avvenuta due mesi prima in un incidente. La possibilità di riprendersi, per T.J., arriva nella forma più inaspettata e imprevedibile. Quella del giovane Hescher, un solitario metallaro sporco e malnutrito con l'hobby di dare fuoco alle cose e dalla sigaretta sempre accesa. T.J. rimane affascinato dal carisma e dall'anticonvenzionalità di Hesher, e sarà solo grazie alla sua carica anarchica ed eversiva che lui e suo padre riusciranno a impadronirsi nuovamente delle loro vite. 

RECENSIONE
Finalmente sono riuscito a vedere questo film. Ero molto curioso dato che avevo letto pareri molto contrastanti, e ora capisco il perchè.
Hesher è stato qui è uno dei quei film che non è possibile considerare passabili, o si ama o si odia. E' una pellicola completamente fuori dagli schemi; se vogliamo completamente "fuori" e basta.
Tutto ruota intorno all'elaborazione del lutto. Un figlio di 13 anni, T.J., e il padre Paul sono distrutti dopo la morte in un incidente della mamma. Entrambi, in modo diverso, non riescono ad andare avanti; T.J. sembra incapace di reagire alle violenze fisiche e psicologiche che subisce da parte di un bullo; il padre passa le giornate disteso sul divano. L'unica persona che prova ad aiutarli, inascoltata, è la nonna.
Tutto questo fino a quando nella loro vinta entra Hesher, che va a vivere a casa loro, dopo aver incrociato per sbaglio T.J.. Hesher è completamente fuori di testa e in breve sconvolgerà la loro vita, aiutandoli a capire l'importanza di guardare avanti.

La storia, in sintesi, è abbastanza banale, salvo la presenza di un personaggio che qualcuno, in modo edulcorato, definisce "disturbante". In realtà una definizione più attinente mi sembra: pazzo psicopatico da legare. Del resto come definire uno che brucia le auto, picchia chiunque abbia in tiro, rompe le finestre delle case, ecc.. ecc.. ?
Per non parlare dell'assoluta mancanza di educazione (tra rutti, scorreggie, ecc) e di un linguaggio che definire colorito vuol dire usare un eufemismo.
Dunque, come dicevo, la presenza della storia di questo personaggio è l'unica variante ad un percorso narrativo semplice, lineare, che alla fine si compie come previsto.

Allora perchè qualcuno ritiene interessante questo film?
E' molto semplice. Hesher, nel suo essere fuori di testa, non è altro che la materializzazione di quello che tutti noi, spesso, vorremmo essere e che non siamo per rispetto delle regole sociali. Capita a tutti, infatti, di dover reprimere più volte la propria rabbia, anche quando questa è ampiamente giustificata dalla situazione.
Ma non solo. Tutta la vita di una persona "normale" è scandida da comportamenti conformi ai modelli sociali della società in cui, appunto, è stato educato. Uscire da questi schemi significa essere un soggetto "deviante", significa essere considerati una persona fuori di testa (come Hesher).
Naturalmente il tutto risulta "disturbante" proprio all'occhio di chi, non abituato alla devianza, non riesce a tollerare certi comportamenti.

Se la sceneggiatura e le scelte registiche giocano su questi aspetti, il successo parziale del film è soprattutto merito della recitazione, in particolare della brillante prova di Joseph Gordon-Levitt, completamente immedesimato nel personaggio, e della grande espressività del giovane Devin Brochu, nei panni di T.J.

Personalmente il film non mi ha convinto a pieno, forse sono troppo "socializzato", ma sta di fatto che, a parte l'ottima prova del cast, alla fine mi ha lasciato ben poco. Del resto io non amo troppo i film "furbi" ovvero quelle pellicole che vogliono risultare a tutti i costi o lacrimevoli o spiazzanti (come in questo caso). 
Senza voler considerare l'assurdità di tutta la storia: un estraneo, completamente pazzo, si infila a casa tua e inizia a vivere con te in assoluta normalità. Lo stesso tizio che, in modo del tutto impunito, getta bombe a mano, incendia le auto, usa violenza verso tutti, invade le proprietà private, ecc...

Consigliato? Ni. Se la recensione vi ha incuriosito potete anche andarlo a vedere. Se salta, diciamolo chiaramente, non finisce il mondo!

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