Recensione: ATM TRAPPOLA MORTALE (2012)

La trama di questo film si può raccontare in pochissime parole: tre amici si fermano a ritirare dei soldi in una cabina bancomat, ma quando stanno per uscire vedono un uomo strano in strada, fermo davanti a loro. Quando quest'ultimo, senza pensarci, uccide un signore in giro con il cane, i tre nella cabina capiscono di essere in pericolo. Ma come fare ad uscire da quella trappola? 

Questa è in sintesi la trama del film. Il resto sono solo tante domande per capire perchè sta succedendo a loro, come possono fare per scappare, come possono avvertire la polizia. Tutto qui. Lo sceneggiatore è Chris Sparling, lo stesso di Buried - Sepolto, film che personalmente avevo apprezzato molto. E questo spiega la scelta di ambientare quasi l'intera pellicola nello spazio di una cabina. Ma le analogie si fermano qui dato che il film non raggiunge nemmeno lontanamente la tensione e la paura claustrofobica di Buried.

In generale la sceneggiatura fa acqua da tutte le parti e la storia si rivela, in molti passaggi, poco credibile, a causa di scelte illogiche ed evidentemente forzate. Del resto tutta la storia da continuamente l'impressione di essere costruita ad hoc, suscitando nello spettatore questa domanda: ci state prendendo in giro? La recitazione degli attori è discreta, ma anche loro devono fare i conti con una sceneggiatura penalizzante, con dialoghi banali e poco incisivi. Insomma, a parte lo spunto iniziale, di questo horror si salva ben poco. Secondo me potete fare tranquillamente a meno.

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