Amici Lettori, è propio il caso di dirlo: l'Italia sbanca nuovamente a Berlino!
Dopo la vittoria dei mondiali del 2006, questa volta tocca al cinema imporsi nella capitale tedesca.
L'Orso d'Oro, infatti, con grande sorpresa di tutti, è stato vinto dai fratelli Taviani con il film:
Cesare deve morire
L'Italia trionfa nuovamente al Festival di Berlino dopo 21 anni (l'ultimo era stato, nel 1991, Marco Ferreri con "La casa del sorriso")
Cesare deve morire è una docufiction che segue i laboratori teatrali realizzati dentro il
Carcere di Rebibbia dal regista Fabio Cavalli, autore di versioni di
classici shakespeariani interpretate dai detenuti. Si seguono le loro
prove e la messa in scena finale del "Giulio Cesare", ma anche le vite
dei detenuti nelle loro celle.
Anche nella sezione "Panorama" si è affermata una pellicola "made in italy": si tratta del film di Daniele Vicari "Diaz - don’t clean up this blood", che racconta l'irruzione di 400 poliziotti nella scuola Diaz, dove erano presenti 93 persone, durante il G8 di Genova.
A loro i complimenti di "Letteratura & Cinema", non solo per la vittoria in se, ma per aver dimostrato che il cinema italiano è ancora vivo e in grado di regalare soddisfazioni.