Recensione: A BRACCIA APERTE FRA LE NUVOLE di Fabio Salvatore

Titolo: A braccia aperte fra le nuvole. La notte della sofferenza, la grazia della fede
Autore: Fabio Salvatore
Editore: Piemme

Pagine: 240
Anno di pubblicazione: 2012 
Prezzo copertina: 15,00 €

Fabio Salvatore ha scoperto di avere un cancro alla tiroide all'età di 21 anni. Fino a quel momento aveva creduto che la vita fosse ai suoi piedi. Era pieno di sé. Forte di un talento messo a disposizione solo di se stesso, stava per debuttare in un'importante produzione teatrale internazionale che lo vedeva come protagonista. All'improvviso, la scoperta: il cancro, da lui sempre definito "Scarafaggio". Per mesi nega l'evidenza, recita in teatro, accantona la malattia, nasconde tutto ai suoi familiari, finché, afono e privo di forze, è costretto ad affrontare il calvario della malattia.

Operato d'urgenza, supera l'intervento e fa la sua prima radio-iodio-terapia, che lo porta a essere isolato da tutto e da tutti. È in quel silenzio che Fabio inizia a guardare dentro se stesso. Guarda alla fede, ma è poco lucido per capirne la forza. Passano i mesi, e dopo un anno parte per il Portogallo, per una vacanza, ma durante quel viaggio nel buio dell'intimità trova uno spiraglio che è Maria, la sua Mamma, e che lo porta a Fatima. Di qui il suo cammino, il suo deserto che diventa fiorito e pieno di colori. Abbraccia la Croce e vive nella Gioia. La morte tragica del padre, avvenuta in un incidente stradale, fa conoscere a Fabio il valore della Redenzione del perdono, e il ritorno del cancro dopo dieci anni lo consegna in totale offerta a Maria. Ecco il dolore che si trasforma in passione di vita. L'incontro con Chiara Amirante e la Comunità di Nuovi Orizzonti è il sentiero che lo porterà a Medjugorje... 

Fabio Salvatore
RECENSIONE
E' il tramonto. Cammino lungo le vie di Medjugorje. Non potrei, nè vorrei essere in nessun altro posto al mondo. La pace di queste montagne, i sentieri che profumano di natura incorrotta, la preghiera incessante dei pellegrini, mi riconsegnano alla verità dell'anima. Spogliandola di tutte le amarezza, le fragilità e i dolori accumulati, come un velo di lacrime inespresse.  

E' difficile scrivere la recensione di questo libro e per questo voglio partire da un commento di Melinda: CHE STORIA!! Non è mai facile guardarsi dentro ed essere costretti a rivivere, in qualche modo, il proprio dolore. Ed è proprio quello che fa Fabio Salvatore, deciso a raccontare la sua storia per lanciare un messaggio di fede, di speranza; per far capire a tutti che anche quando la vita ci volta le spalle, non bisogna lasciarsi andare ma lottare per provare a riprendersela; attaccarsi a qualsiasi filo, anche quello più invisibile, per  ritrovare la pace, la serenità.

Fabio Salvatore nella sua autobiografia ci racconta la sua lotta personale contro un male, "lo scarafaggio", difficile da combattere e abbattere. Un percorso fatto di dolore, ma anche di fede quando Fabio, durante il viaggio in Portogallo, scopre un amore indefinito, avvolgente, assoluto, incondizionato: quello della Madonna. Sarà la svolta decisiva della sua vita che l'aiuterà a superare anche la morte tragica del padre, prima dell'incontro con Chiara Amirante e la Comunità di Nuovi Orizzonti, capaci di trasformare in gioia e speranza tutto il suo dolore, e della scelta di dedicarsi alla vita comunitaria. Scritto come una sceneggiatura teatrale, proprio l'arte che Fabio ha amato tantissimo, il libro si legge velocemente. Lo stile è semplice ma quello che colpisce nei suoi periodi brevi è la capacità di concentrare emozioni, sentimenti; la straordinaria intensità di momenti e situazioni apparentemente banali, ma cariche di significato per chi vive ogni attimo come se fosse l'ultimo. 

Un libro che può aiutare tante persone che si trovano nella stessa posizione di Fabio, ma anche chi vuole conoscere il cammino straordinario di un ragazzo che attraverso la fede ha trovato, prima ancora che la salvezza, se stesso e il senso dell'esistenza.

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