Recensione: MORTE A HELSINKI di Jarkko Sipilä

Titolo: Morte a Helsinki
Autore: Jarkko Sipilä
Editore: Aliberti
ISBN: 9788874247738
Pagine: 256
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo copertina: 16,50 €

Una casa abbandonata a nord di Helsinki, un cadavere in un garage. L'Unità crimini violenti del commissario Kari Takamäki indaga su un omicidio apparentemente opera di un professionista, ma la scena del crimine alimenta molti dubbi. Suhonen, braccio destro di Takamäki, entra in azione trasformandosi in Suikkanen, un gangster senza scrupoli. La ricerca dell'assassino lo porterà ad agire, sotto copertura, in una zona d'ombra ai limiti della legalità. Ma i fini giustificheranno i mezzi? "Morte a Helsinki", vincitore del Premio Fiction di cronaca nera 2009 in Finlandia, è il primo di un ciclo di romanzi noir che ha per protagonista il commissario Takamäki. 

RECENSIONE (a cura di Sonia)

Morte a Helsinki è un thriller poliziesco dai toni noir ambientato in Finlandia.
Il libro è totalmente permeato dalla violenza e rivela una realtà finlandese molto diversa da quella che solitamente s'immagina; un mondo in bilico tra legge e disordine, fortemente influenzato dal contesto russo.

La storia parte dalla scoperta di un omicidio; un cadavere viene trovato nel garage di una casa abbandonata a nord di Helsinki. La scena del crimine potrebbe essere apparentemente chiara ma l'accaduto sembra avvolto da dubbi e misteri. La risoluzione del caso viene affidata al commissario Kari Takamaki che, assieme all'agente Suhonen, permetterà l'infiltrazione della polizia nelle reti criminali alla scoperta del mondo della malavita, con modi e mezzi al limite della legalità.

L'intreccio, piuttosto scorrevole, presenta temi appassionanti relativi a droga, contrabbando, alleanze criminali mutevoli, prigioni; temi in cui s'inserisce un grande numero di personaggi (forse troppi). Tra l’altro vale la pena ricordare che questo libro, il primo tradotto in Italia, in realtà rappresenta l’ottavo della serie con il protagonista Kari Takamaki, e forse per questo qualche passaggio viene dato troppo per scontato.
Lo stile dell’autore è asciutto, essenziale, e il linguaggio utilizzato è abbastanza semplice, merito anche di una buona traduzione.

Dunque se questa storia, dalle sfumature hard boiled, trova il suo punto di forza nell’azione, nel ritmo e nella solidità della trama, piuttosto debole risulta la caratterizzazione psicologica dei personaggi. Inoltre mi aspettavo qualcosa in più dalle descrizione delle ambientazioni in cui si muovono i protagonisti, per immergermi ancora meglio nella realtà “fredda” del mondo finlandese.

Detto questo è comunque un libro avvincente che mi sento di consigliare agli amanti del genere e a chi vuole approfondire la conoscenza di una realtà nordica differente da quella che tutti conosciamo.


Jarkko Sipilä è uno scrittore e giornalista finlandese.
È stato inviato di cronaca nera per Mtv3 tv News e per il quotidiano «Helsingin Sanomat» per quasi vent’anni. Ha scritto undici romanzi ed è stato uno degli autori della serie televisiva sul commissario Takamäki, ispirata ai suoi libri. Sull’onda del successo di molti famosi scrittori scandinavi, e dopo aver ricevuto un grande riscontro di critica, il ciclo di romanzi è stato tradotto in inglese riscuotendo vasti consensi dal pubblico internazionale. 


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