Recensione: HEDY LAMARR. LA VITA E LE INVENZIONI DELLA DONNA PIU' BELLA DELLA STORIA DEL CINEMA di Ruth Barton

Titolo: Hedy Lamarr. La vita e le invenzioni della donna più bella della storia del cinema
Autore: Ruth Barton
Editore: Castelvecchi
Pagine: 384
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo copertina: 18,50 €

Hedy Lamarr è un nome ormai quasi dimenticato, se non come ispirazione per Mel Brooks che, in omaggio all’attrice, ha utilizzato il nome “Hedley Lamarr” per uno dei suoi personaggi nel celebre film “Mezzogiorno e mezzo di fuoco”. Eppure una volta era una delle stelle di Hollywood, accanto ad attori del calibro di Spencer Tracy, James Stewart e Clark Gable: una delle attrici più belle. In questa nuova biografia, Ruth Barton ci racconta la vita tumultuosa e avventurosa di questa donna, tanto strana da apparire più incredibile di qualsiasi finzione.

Hedy Lamarr nel film Estasi (1933)
Hedwig Eva Maria Kiesler, in arte Hedy Lamarr, nacque a Vienna nel 1913 da genitori facoltosi di origine ebraica. Per lavorare in teatro rinunciò a studiare ingegneria all’università, nonostante le sue grandi capacità cognitive. Tuttavia raggiunse la fama grazie al film cecoslovacco Estasi, del regista Gustav Machaty, nel quale gira una scena completamente nuda. Con l’arrivo del Nazismo e della guerra, Hedy lasciò il suo primo marito (Fritzl Mand) e fuggì a Londra. La svolta per la sua carriera si ebbe quando, a bordo di un transatlantico, incontrò il famoso produttore cinematografico Louis B. Mayer, che cambiò non solo il suo nome, in Hedy Lamarr appunto, ma anche il suo stile. Scrive Barton: “Hedy era salita a bordo della nave come compagna di un prodigio musicale; sbarcava da star”.

Hedy Lamarr in Sansone e Dalila (1949)
Per i successivi venti anni girò tutta una serie di film di successo, culminati con Sansone e Dalila (record d’incassi nel 1950), al fianco di Victor Mature, diretto dal regista Cecil B. DeMille. Nella vita privata non ebbe la stessa fortuna e si sposò per ben sei volte. Hedy oltre ad essere un’attrice importante, durante la guerra dedicò le sue energie per la messa a punto di un sistema di comunicazioni segrete (Secret Communicaton System), insieme al brillante compositore George Antheil. L’invenzione tuttavia non venne mai adottata dal Consiglio Nazionale degli Inventori perché ritenuta impraticabile, ma sperimentata successivamente divenne la base per il funzionamento della telefonia mobile. Il declino iniziò negli anni 50’ con l’avvento di una nuova epoca di benessere che rivoluzionerà il concetto di erotismo, di cui Marilyn Monroe sarà il simbolo più importante. Dopo una breve parentesi nella televisione, dove ebbe un grande impatto come concorrente in programmi di giochi e qui, anche la stampa voltò le spalle alla star in declino. Scrive Barton: “La cultura americana è conforme alla celebrazione del successo; scendi dalla scala e sei subito bersagliato”. Seguirono tutta una serie di insuccessi, nella vita privata e professionale (tentò anche con la pittura), e gli ultimi anni furono segnati da battaglie legali e continui interventi di chirurgia plastica, fino all’isolamento fisico e psicologico. 

Una biografia appassionante che si legge come un romanzo. L’autore utilizza un linguaggio semplice che rende la lettura scorrevole e adatta a tutti. A livello contenutistico il libro è molto dettagliato, senza per altro risultare mai noioso, e ricco di aneddoti. Un libro capace di dare nuova luce ad una delle figure più eclettiche e particolari della storia del cinema. Consigliato a tutti. A mio avviso un ottimo regalo di Natale!

L'AUTORE 
Ruth Barton. Insegnante di cinema al Trinity College di Dublino, ha pubblicato diverse monografie sulla storia del cinema irlandese.

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