Recensione: CONFESSIONI DI UN RAGAZZO PERBENE di Marino Buzzi

Titolo: Confessioni di un ragazzo perbene
Autore: Marino Buzzi
Editore: Luciana Tufani Editrice
ISBN: 9788886780810
Pagine: 206
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo copertina: 12,00 €

Michele è un trentenne che viene licenziato il giorno stesso in cui apprende del suicidio di uno dei suoi migliori amici. Incaricato dagli altri tre amici di organizzare il funerale, Michele si troverà a vivere situazioni al limite del paradossale. Si innamorerà del bel becchino che cerca di rimorchiarlo per telefono, si ritroverà come eredità la casa di Francesco (l'amico suicida) da dividere con Paolo, l'amico col quale vive un rapporto conflittuale, Luca, il carattere più docile del gruppo, e Donatello, il ribelle che per vivere si prostituisce. Come se non bastasse dovrà fare i conti con la famiglia biologica, che non perde occasione per ricordargli il legame di sangue e il suo ruolo all'interno della famiglia, e con la sua terribile nipote, incuriosita e affascinata dall'omosessualità dello zio. Michele si nasconde spesso nel suo mondo di fantasia in cui può essere padre di una bellissima bambina immaginaria. Ma le cose si complicano con l'arrivo di un misterioso ragazzo dal volto deturpato e di una ragazza che porta con sé una grande sorpresa.

RECENSIONE (a cura di Sonia)
La storia è ambientata a Bologna e il protagonista del racconto è Michele, un trentenne gay che vive su un filo sospeso tra due mondi: quello ai limiti del surreale fatto di pazze feste tra amici alquanto particolari e quello di una famiglia problematica da cui ritorna nei weekend che sembra rievocare maggiormente la realtà.
Dal punto di vista strutturale il libro è composto di quindici capitoli di cui il primo è intitolato "La notizia". A dire il vero, le notizie che Michele riceverà sin dal primo capitolo saranno due, entrambe caratterizzate da un tragico profilo. La prima comunicazione sarà la morte dell'amico Francesco, suicidatosi con alcune pillole per depressione, la seconda notizia arriverà negli attimi successivi dal suo datore di lavoro con le seguenti parole: "Vedi, Michele, tu svolgi un ottimo lavoro [...] L'azienda è molto felice di te e dei tuoi risultati [...] Ed è per questo che mi duole informare che l'azienda non può permettersi di rinnovare il tuo contratto". Ebbene sì, Michele sarà licenziato in un momento già di per sé molto difficile, considerando che dovrà essere lui ad organizzare il funerale dell'amico defunto.
Poco dopo la morte di Francesco, il protagonista del racconto riceverà la telefonata di un notaio che annuncerà il passaggio dei beni del defunto nelle mani di Michele e di altri tre amici: Paolo (con cui vive un rapporto conflittuale), Luca (il più docile) e Donatello(il ragazzo indisciplinato che si prostituisce per vivere).
Una particolarità della vita interiore di Michele è quella di avere una figlia immaginaria, sempre più presente nella sua vita giacché il protagonista, spesso, fatica a distinguere il sogno dalla realtà. Mara (questo è il nome della bambina) viene inventata come una bellissima fanciulla di due anni, dagli occhi azzurri e dal carattere vivace, della quale Michele sentirà il dovere di prendersene cura.
Un'altra piccola donna presente nella vita di Michele è Cristina. Essa è tutt'altro che una bambina immaginaria ma una piccola peste in carne ed ossa, una nipotina estremamente incuriosita dall'omosessualità dello zio e che un giorno si presenterà alla sua porta per vivere in casa di Michele.
Inoltre, durante la lettura, vi imbatterete in varie vicende amorose del protagonista. Molto carino il passaggio in cui Michele s'invaghisce di un ragazzo gay che lavora presso le pompe funebri.
 
A livello tematico lo scrittore, senza risultare mai noioso o scadere nella banalità, riesce ad affrontare temi complessi come l’omosessualità, la perdita del lavoro, il rapporto tra genitori e figli, la morte, l’amore.
La lettura è scorrevole e il linguaggio, intriso di ironia, semplice ma efficace.
A parte alcune stereotipie nella presentazione dei personaggi e la mancanza di colpi di scena, Confessioni di un ragazzo perbene è, a mio avviso, un romanzo godibile, divertente e a tratti anche abbastanza profondo.
 
Consigliato a chi cerca una lettura piacevole, leggera, capace di coniugare momenti divertenti a scene struggenti o intrisi di pura dolcezza e tenerezza.

BOOKTRAILER


L'AUTORE

Marino Buzzi è nato a Comacchio (FE) nel 1976. Dopo anni di studio matto e disperatissimo e un decennio di lavoro come cuoco, ha avuto la brillante idea di realizzare il sogno che aveva da bambino: diventare libraio. Ne sono conseguiti: una progressiva e precoce perdita di capelli, una continua e bulimica ricerca di cibo e l’adesione alla setta della «gattoterapia». Il suo romanzo Confessioni di un ragazzo perbene (2011) è stato pubblicato da Luciana Tufani Editrice. Cura i blog www.perseo.blog.kataweb.it e www.cronachedallalibreria.blogspot.com, diventato un cult per i forti lettori, gli aspiranti scrittori, gli addetti ai lavori e ovviamente i colleghi librai.

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