Recensione: Un poliziotto da Happy Hour (2011)

Ieri sera ho visto questo film appena uscito nelle sale. Il protagonista è il sergente Gerry Boyle (Brendan Gleeson), un poliziotto di provincia irlandese, con un carattere burbero e anticonformista. Il suo unico affetto è sua madre che sta morendo. La sua unica passione sono le prostitute. La sua tranquilla vita di provincia viene sconvolta dall'omicidio di un uomo e dal conseguente arrivo dell'agente dell'FBI Wendell Everett (Don Cheadle). L'agente indaga su un traffico internazionale di cocaina e l'omicidio sembra collegato. Presto Wendell si trova a fare i conti con il carattere irriverente di Gerry e con il suo senso dell'umorismo sovversivo.
Intanto scompare anche un agente di polizia, durante il suo primo giorno di lavoro, conosciuto da Gerry la mattina stessa. Tuttavia Wendell si rende subito conto che nessuno è disposto a collaborare con la polizia. Ma qual'è il vero motivo? Questo dovete scoprirlo da soli andando al cinema.Si tratta di un film originale che riesce a tratteggiare con grande efficacia lo spirito di una nazione: l'Irlanda.
Una pellicola fortemente anticonformista che ci presenta un mondo cinico e un'ironia  straordinariamente british. Ottimo la sinergia tra i due attori protagonisti che da vita a scene molto spassose. Riuscita, a mio avviso, soprattutto la figura del sergente Boyle, interpretato splendidamente da un irlandese doc come Brendan Greeson, in perfetto equilibrio tra genio e follia. Buona anche la prova degli altri attori, credibili, così come la regia.
Insomma un film che, a mio avviso, vale il prezzo del biglietto.

REGIA: John Michael McDonagh
SCENEGGIATURA: John Michael McDonagh
ATTORI: Brendan Gleeson, Don Cheadle, Liam Cunningham, David Wilmot, Rory Keenan, Mark Strong, Fionnula Flanagan, Dominique McElligott, Sarah Greene, Katarina Cas, Pat Shortt, Darren Healy, Laurence Kinlan, Gary Lydon.

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