Recensione: Arctic Blast (2010)

Stasera ho optato per un film sulla catastrofe ambientale: un'eclissi di sole provoca una netta riduzione dello strato di ozono nell'atmosfera terrestra e genera un varco che permette ai gas freddi della mesosfera di arrivare fino alla superficie della Terra, dando avvio ad una nuova era glaciale. L'unico che può salvare la terra è il fisico Jack Tate, alle prese con la moglie che vuole il divorzio e la figlia che l'accusa di essere sempre assente. Jack capisce prima di tutti il problema e cerca di avvertire il capo che, puntualmente, non accoglie le sue preoccupazioni.Intanto si aprono altri buchi e le persone iniziano a morire in tutti gli angoli del mondo. E' una corsa contro il tempo. Il finale non voglio svelarvelo ma potete immaginarlo.

Si tratta di un film senza pretese, girato evidentemente con pochi fondi, che non ha davvero nulla da dire (eccetto un'infinità di luoghi comuni). La regia è imprecisa e gli effetti speciali sono patetici. Il film non riesce nemmeno a suscitare ansia nello spettatore, quando piuttosto qualche risata per quello che sta vedendo. La recitazione è insulsa e i dialoghi sono di una banalità sconcertante. Sul finale meglio stendere un velo pietoso. Insomma io mi chiedo un film del genere cosa venga prodotto a fare. Anche un bambino riesce a capire che per girare determinati film è necessario avere budget importanti. Altrimenti il risultato è una pellicola pretestosa come questa che rischia di sfociare nel ridicolo. Assolutamente da evitare.

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