Recensione: Almeno tu nell'universo (2011)

Ieri sera ho visto anche questo film italiano uscito quest'anno nelle sale. Il protagonista della storia è Marco (Giuseppe Maggio), ragazzo solitario e arrabbiato con il mondo intero per colpa di suo padre (Maurizio Mattioli). Il suo unico amico è Andrea (Mauro Meconi), un trentenne sciupaffemine senza arte nè parte e con il vizio del fumo, con il quale divide l'appartamento. La sua unica passione sono le moto. Tutto questo fino a quando conosce Giulia (Giulia Elettra Gorietti), la ragazza con il quale scoprirà il vero amore.Contemporaneamente anche Andrea si innamora di Dafne (Chiara Gensini), un insegnante di ballo. Ma la felicità può davvero durare per sempre? Il resto, se siete interessati, dovete scoprirlo da soli.

Mi dispiace ma devo essere categorico nel giudizio di questo film: a parte la bellissima colonna sonora non c'è nulla da salvare. I dialoghi sono di una banalità sconcertante; gli attori sembrano marionette; le varie situazioni che si susseguono hanno tutte il sapore di déjà-vu. Non c'è un minimo di originalità. Appare chiaro che l'intento del regista era creare un ideale punto d'incontro tra "Tre metri sopra il cielo" e "I passi dell'amore". Alla fine il risultato è una pellicola scadente che viene salvata solo dalla colonna sonora (forse era meglio raccontare la storia senza parole, solo attraverso le canzoni, creando anche un prodotto originale) e da un finale "furbo" che fa leva sulle emozioni dello spettatore. Anche la fotografia non è male, ma questo non basta a giustificare la visione di questo film. Assolutamente sconsigliato a tutti.

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